Memorie Vive

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Continua la ricerca di Memorive nell'ambito di TAM La cultura è un fiume verso nuove forme di ricerca e rappresentazione del territorio, esplorandolo questa volta attraverso il teatro e la danza.

Dal 28 luglio al 1 agosto 2025, con 𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐒𝐞 π•π’π―πž. π‹πšπ›π¨π«πšπ­π¨π«π’π¨ 𝐭𝐞𝐚𝐭𝐫𝐚π₯𝐞 𝐝𝐒 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐒𝐞 𝐒𝐭𝐒𝐧𝐞𝐫𝐚𝐧𝐭𝐒, il paese verrà animato da ritmo e musica, accompagnati da canti, parole e gesti rituali.

 

Il laboratorio sarà condotto da Barbara Crescimanno (danzatrice, musicista, formatrice), Selena Sacco (musicista e danzatrice) e Lidia Fortunato (cantante e musicista). L’approccio unisce teatro, danza, canto, tamburo a cornice e cerchi di ritmo in un lavoro performativo ispirato alle memorie collettive del territorio.

Le attività si svolgeranno presso l’Auditorium San Bernardino e in luoghi simbolici di Morcone. Il laboratorio affronta temi come i paesaggi umani e selvatici, le relazioni familiari, il ciclo della vita, i riti comunitari, le storie orali e i canti tradizionali. Ogni partecipante è invitato, se lo desidera, a portare con sé uno strumento musicale, un oggetto simbolico o un abito rappresentativo della propria memoria personale.

L’esercitazione teatrale, le passeggiate narrative e i cerchi di ritmo, porteranno a uno spettacolo pubblico il 1 agosto: una Camminata Letteraria animata dai partecipanti al laboratorio.

Un invito a partecipare esteso a tutto il paese, per poter popolare di arte, memoria e relazioni strade, vicoli, e piazze.

Il laboratorio è gratuito.

Per info e iscrizioni entro il 20 Luglio πŸ“© π«π’π¦πšπ©π«π¨π£πžπœπ­πŸπŸ”@𝐠𝐦𝐚𝐒π₯.𝐜𝐨𝐦 | WhatsApp o SMS al πŸ‘πŸ’πŸ— πŸ“πŸŽπŸ’πŸ•πŸ•πŸ“πŸŽ.

con la Compagnia Arci Tavola Tonda

 

Le tutor

 

Barbara Crescimanno 

    

 

 

 

 

 

 

Ricercatrice indipendente e docente di danza e tecniche percussive.

Barbara Crescimanno lavora presso la Scuola di Musica e Danze Tradizionali Arci Tavola Tonda; conduce un percorso di ricerca sul rapporto tra musica, danza e femminino sacro, coordinando vari progetti di formazione:

CHOROS. Danze, Voci e Ritmi del Sud Italia. Percorso biennale di formazione;

Ninfe, Menadi, Baccanti. Voci e ritmi femminili nel Mediterraneo (2020-2023);

• la Compagnia di Danze Artigiane del Progetto Artigiani Culturali, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (2016/18).

Collabora con la Cattedra di Etnomusicologia dell'Università degli Studi di Palermo per vari progetti, tra cui gli spettacoli ‘Storie di tarantismo in Sicilia’, e ‘L'osso che canta’, a cura dell’etnomusicologo Sergio Bonanzinga (UniPa), presentati al Festival OrtoinArte, (Palermo 2018) e al Festival dionisiaco, Teatro Greco (Segesta 2019). È coordinatrice del progetto FRAME DRUM ATLAS (www.mediterraneanmusicatlas.it) e referente per la Sicilia di https://www.preistoriainitalia.it/.

Ha collaborato con il regista Roberto Andò per alcune riprese del lungometraggio L’abbaglio (2024). Ha coreografato la scena iniziale del lungometraggio ‘Il traditore’ (Festival di Cannes, 2019) per il regista Marco Bellocchio. Ha collaborato al documentario di David Riondino ‘La musica di Calatafimi’, presentato al Teatro Biondo di Palermo (2015). Ha collaborato con S.A.C. (Società Arte Cultura) per la realizzazione di ‘Sulle orme dei suoni - Gli strumenti musicali tradizionali in Sicilia oggi’ (MiBAC Cinema, Regione Sicilia, Sicilia Film Commission, Cinesicilia). Ha curato le performance di teatro-narrazione: 

Tri donni vidi ripitari. Pratiche funebri nella Sicilia mediterranea (2022-23);

Kore e Ade, ovvero d’acqua e di fuoco, d’amore e morte (2019);

I fiori, il sangue, il grano. Kore e Demetra nell'isola (Festiwal Opowiadaczy, Brama Grodzka - Teatr NN, Lublino, 2013).

 

Selena Sacco

 

 

 

 

 

 

 

Artista irpina, cantante, danzatrice, tamburellista

Selena Sacco spazia tra la musica classica e popolare. Studia canto classico formandosi prima presso il Conservatorio D. Cimarosa di Avellino e poi presso il Conservatorio Nicola Sala di Benevento. Contemporaneamente, mossa da una forte passione nata in famiglia, affianca agli studi classici un’assidua ricerca nell'ambito tradizionale fino ad abbinare discipline olistiche, quali il "Reiki" e la "Bio Energetica", nelle quali è diplomata, all'insegnamento e alla diffusione delle danze tradizionali. Selena, dal 1996 a oggi, ricerca, acquisisce e cataloga passi, ritmiche e melodie della Tradizione Popolare del Sud Italia, viaggiando nelle regioni meridionali a stretto contatto con gli anziani depositari della tradizione. Inoltre comincia un'assidua e costante collaborazione come cantante e danzatrice di diversi gruppi etnomusicali.
Attualmente tiene concerti e spettacoli con "Trementisti" (Sannio), “PlayToy Orchestra” (l’unica orchestra a suonare la musica classica con gli strumenti giocattolo della Bontempi, tenendo spettacoli in tutto il mondo), “Anima Meridionale” (Irpinia), “Vincenzo Romano” (Pagani, Salerno), “Laura Paolillo” (Pagani, Salerno), “Voci del Sud” (Irpinia), “Erasmo Petringa e Mediterranea Sound” (Campania), “I Trillanti” (Ciociaria), “Indiavolati” (Salento), “Gennaro Spinelli” (Presidente Nazionale Rom Sinti). Ha collaborato con "Giuliano Gabriele" (Ciocaria, Francia), “Kamafei” (Salento), “Compagnia Daltrocanto” (Salerno), "Ninfe della Tammorra" (Agro nocerino-sarnese), “Tarantella & Co.” (Irpinia-area vesuviana), "Simone Carotenuto e i Tammorrari del Vesuvio" (Agronocerino-sarnese e area vesuviana), “Stella Grande e Anime Bianche" (Salento), “Vento del Sud” (Salento), “Tamburellisti di Torrepaduli" (Salento), “Le Cuntesse” (Campania), "Pratolafolk" (Irpinia) e molti altri. Nel gennaio 2024 fonda il laboratorio stabile “Verso la Radice” volto alla ricerca del gesto teatrale che è alla base dei riti su cui si fondano le danze tradizionali.

 

Lidia Fortunato

 

 

 

 

 

 

 

 

Lidia Fortunato

cantante, musicista

Nata a Ribera (AG) nel 1979, cresce in un ambiente ricco di stimoli artistici grazie al padre Nenè, musicista e promotore culturale, che le trasmette la passione per la musica popolare e le fa incontrare giovanissima Rosa Balistreri durante un tour in Canada. Si forma al Liceo Musicale “A. Toscanini” studiando pianoforte, canto e solfeggio, e si avvicina presto al teatro contemporaneo.

Nel 2007 si trasferisce a Palermo dove intraprende un percorso musicale e di ricerca sulla tradizione siciliana, collaborando con artisti come Attilio Isabella, con cui fonde canti popolari e sonorità pop, dando vita a spettacoli originali come “La storia di Nina” e “Lu Cuntu ca si Cunta”. Nel 2014 sperimenta la chitarra classica e partecipa al Dedalo Festival di Caltabellotta diretto da Ezio Noto, portando poi la sua musica a Bivona, Borgo Bonsignore e, nel 2016, a Inycon di Menfi come rappresentante della sua città. Con il gruppo folkloristico Poggiodiana, dal 2016 si esibisce nei borghi siciliani, a Nomadelfia e a Grenoble (Francia) per il gemellaggio “Calamonaci – Villard Bonnot”.

Nel 2018 collabora con Roberto Piparo, Giuseppe Criscenti e Giuseppe Lauro dell’Associazione Laboratorio 16, curando la ricerca musicale dello spettacolo sui testi di Ignazio Buttitta “Iu lu poeta fazzu”, e si esibisce a Gibellina (TP) al Festival delle Tenute Orestiadi in collaborazione con il Teatro del Fuoco diretto da Alfio Scuderi. Nel 2019 riceve il premio “Giuseppe Ganduscio – una vita per la pace” per la musica popolare.

Da anni si forma presso Arci Tavola Tonda a Palermo in canto, danze e tamburo a cornice con Barbara Crescimanno, Michele Piccione, Enza Pagliara, Rachele Andrioli, Simona Di Gregorio, La Cantiga de la Sirena, e altri artisti della musica popolare italiana, partecipando a spettacoli, laboratori e pratiche legate alle tradizioni del Mediterraneo. Attualmente conduce un laboratorio di canto corale presso la stessa scuola, portando avanti un percorso che intreccia musica, teatro e memoria collettiva.

 

 

 

 

 

 



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